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Film: quali parlano di fotografia? Ecco qualche consiglio.

Serata film? Non sapete quale guardare? Vi do qualche consiglio.
Qui di seguito, i film più famosi che parlano di fotografia!

la-finestra-sul-cortileLa Finestra sul Cortile, un film thriller del 1954.
Il fotoreporter “Jeff” Jefferies, avendo riportato una frattura a una gamba, è costretto ad un lungo periodo d’immobilità che trascorre nel proprio appartamento. La monotonia di questa vita da recluso è resa sopportabile dalle visite di Lisa, una ragazza innamorata di lui, e dalla continua osservazione dei fatti altrui attraverso la finestra sul cortile. Tra i vicini sottoposti al suo controllo attira in modo particolare la sua attenzione un certo Thorwald, alle prese con una moglie malata e bisbetica.

Una notte Jefferies osserva lo strano andirivieni di Thorwald, munito di una valigia di alluminio. Nei giorni seguenti il reporter non vede più la signora Thorwald: dicono che sia partita, ma Jefferies subodora un delitto. Aiutato da Lisa egli si dà da fare per raccogliere delle prove che confermino la sua ipotesi. Jefferies persiste nelle sue indagini e, dopo aver corso il rischio di essere gettato fuori dalla finestra dall’assassino, riesce tuttavia a farlo arrestare. Nello svolgimento della sua non facile azione, il fotoreporter ha avuto la collaborazione di Lisa che ha dimostrato di possedere preziose doti e diverrà indubbiamente la sua compagna.

Cenerentola-a-ParigiCenerentola a Parigi è una commedia musicale del 1957.
La rivista di moda Quality è alla ricerca di un nuovo volto, che riesca a far sognare di nuovo le donne americane. Grazie all’intuizione del fotografo Dick Avery il nuovo volto viene individuato in Jo Stockton, una timida e intellettuale bibliotecaria, che disprezza la vita mondana ritenendola solo un gioco di falsità. La giovane si lascia comunque convincere dalla energica Direttrice della rivista, Maggie e da Dick a partire per Parigi, incantata dalla possibilità di incontrare il suo mito filosofico, il Professor Flost.

Arrivata a Parigi, Jo è rapita dal fascino elegante della moda e ancor di più dalle delicatezze di Dick durante i servizi fotografici. La sera del suo gran debutto, però, si dimentica di presentarsi perché si reca alla casa del filosofo Flost, ammaliata dalle sue arie da filosofo. A casa di Flost accorrono Maggie e Dick, e cercano di convincerla ad andare alla sfilata, ma lei li allontana e rifiuta di ribassarsi al mondo mondano. Poi però scopre che Flost non è interessato alla sua profondità intellettuale, ma solo ad avere un rapporto con lei, così lo colpisce con una statuetta. A questo punto Jo va alla sfilata, mentre Dick se n’è andato all’aeroporto. Attraverso un gioco di coincidenze e intuizioni Dick e Jo si incontrano nuovamente in uno dei parchi in cui avevano fatto il servizio fotografico, e lì ammettono di amarsi.

blow-upBlow-Up è un film drammatico del 1966.
A Londra un fotografo di moda crede di aver visto (e fotografato) un omicidio. Cerca di arrivare alla soluzione del mistero, ma non ci riesce. La realtà ha molte facce, persino l’evidenza, e pure un’immagine impressionata sulla lastra può essere negata. Il film parte come un “mistery” ma si rivela ben presto una fascinosa meditazione sul divario (ammesso che ci sia) fra realtà e fantasia. A differenza di altri film di Antonioni, Blow up è opera forse più tempista che valida. Capitò in un momento in cui il pubblico era interessato ai temi esistenziali, agli ermetismi di linguaggio, alle opere prive di trama. La portentosa fotografia di Carlo di Palma cattura gli scorci più suggestivi della Londra dei Beatles e di Carnaby Street e riprende (velocemente) le nudità della Redgrave.

occhi

Occhi di Laura Mars, un film thriller del 1978.
Laura è una fotografa professionista e ha poteri extrasensoriali che le permettono di assistere anche da lontano ad alcuni delitti. “Vede” dunque uccidere molte persone (una scrittrice e tre bellissime modelle). Si offre allora di aiutare la polizia e ha una relazione con il tenente. I sospetti sono rivolti verso un uomo che poi viene a sua volta ucciso. L’assassino è un altro e Laura lo uccide prima di diventare l’ennesima vittima. .

istantaneeIstantanee è un film drammatico del 1991.
Non vedente dalla nascita, Martin è cresciuto nel rancore verso la madre, pensando che essa gli descrivesse una realtà visiva alterata per punirlo del suo “deficit”. Ormai trentenne Martin ha in casa una governante della sua età Celia, ossessiva e direttiva al massimo e, innamorata di lui, in perenne offerta, tuttavia rifiutata. Conosciuto un giorno un semplice sguattero, Andy, Martin gli affida un compito: poichè è amante della macchina fotografica egli scatta qua e là fotografie, l’altro dovrà descrivergliele in non più di dieci parole.

fantasmiFotografando i Fantasmi, un film drammatico-fantastico del 1997.
Charles Castle è un fotografo di guerra, che continua ad essere angosciato dalla perdita della moglie, morta mentre era in servizio. Finita la guerra analizza i suoi scatti, lasciandosi ancora impressionare da una immagine mostratagli da una donna che ritraeva involontariamente una fata. Intenzionato a capirci di più, la sua ricerca lo porta a Burkinwell, una tranquilla comunità che sembra nascondere dei segreti…

peckerPecker è una commedia-drammatica del 1998.
Pecker è un diciottenne che lavora in una paninoteca e ha l’hobby della fotografia. Dal punto di vista tecnico, le sue fotografie appaiono poco professionali: sono spesso sfocate, con un’evidente grana, e i soggetti sono ritratti in situazioni sgradevoli. Pecker diventa tuttavia famoso quando le sue opere sono scoperte da Rorey Wheeler, un famoso gallerista di New York, e sono apprezzate dai collezionisti d’arte. Vengono tuttavia in tal modo diffusi contenuti privati, riguardanti la vita privata dei familiari e degli amici del giovane fotografo, con numerosi inconvenienti.

artHigh Art, film drammatico del 1998.
Syd convive con James e lavora come assistente redattrice in una rivista di fotografia artistica intitolata Frame. A causa di una perdita nel soffitto del suo bagno, decide di bussare all’appartamento sovrastante, dove abitano Greta, un’attrice tedesca, e Lucy, una fotografa che anni prima è sparita dalla circolazione senza dare spiegazioni, entrambe hanno problemi di droga.
Colpita dalle fotografie che tappezzano le pareti di casa, Syd parla al suo capo di Lucy, ma non sapendo esattamente il suo cognome, non viene riconosciuta da quest’ultimo, che però accetta di dare un’occhiata al lavoro di quest’artista. Con la scusa di riparare definitivamente la perdita, Syd torna da Lucy, e dopo averle fatto i complimenti per le immagini appese in tutta la casa, le chiede se ha un catalogo delle sue foto, senza però specificare il motivo di tale richiesta.
Riesce ad avere in prestito la raccolta che Lucy pubblicò molti anni prima, la porta al suo capo, non appena legge il nome sul libro che Syd gli porge, esprime il suo apprezzamento verso l’autrice. Viene così organizzato un incontro, durante il quale a Lucy viene proposto un articolo e la copertina del giornale. Però dopo aver accettato, non riesce a trovare l’ispirazione, anche a causa dei problemi con Greta. Syd è preoccupata per la scadenza imminente, e gliene parla apertamente. Lucy decide di lasciare la città per il week-end e le propone di andare con lei.
Lucy scatta a Syd alcune fotografie, poi cominciano a discutere del suo problema con la droga, infine si ritrovano a baciarsi. Durante la notte tra le due si accende la passione, e Syd le dice che crede di essersi innamorata di lei. La mattina seguente Lucy scatta diverse foto mentre Syd dorme coperta soltanto dal lenzuolo, e termina con un autoscatto di entrambe abbracciate a letto.
Al ritorno Lucy sviluppa il rullino e porta le foto a Syd, dicendole di volerle utilizzare per l’articolo, però lei non è d’accordo, opta così per dei vecchi scatti. Syd porta ai suoi superiori le foto che ha scelto, a cui però non piacciono, e delusi decidono di richiamare il fotografo a cui avevano tolto il servizio per darlo a Lucy. Dopo averci riflettuto, Syd mostra all’editrice le immagini che aveva scelto Lucy, che ne rimane colpita e le pubblica, mettendo in copertina quella dell’abbraccio.
Nel frattempo le due protagoniste sono costrette ad affrontare i rispettivi partner, per metterli al corrente della loro decisione di stare insieme..

warWar Photography, un documentario del 2001.
Un film sul fotografo americano James Nachtwey, della sua motivazione, le sue paure e la sua routine quotidiana come fotografo di guerra. Come possono i fotografi di guerra pensare al ‘tempo di esposizione’ nel momento di terrore?
Vediamo un famoso fotografo che cerca il momento decisivo. Sentiamo ogni respiro del fotografo. Per la prima volta nella storia dei film sui fotografi, questa tecnica ha permesso una visione autentica nel lavoro di un preoccupato fotoreporter.

oneOne Hour Photo, film drammatico del 2002.
Seymour Parrish è un uomo timido e solitario che lavora da 11 anni in un grande magazzino nella sezione sviluppo fotografie. Talmente ossessionato dal suo lavoro che nella sua mente immagina di far parte della famiglia di una sua assidua cliente, Nina (sposata con Will e madre di Jack, ancora bambino). Seymour nel tempo è arrivato addirittura a duplicarsi tutte le foto della famiglia di Nina per conservarle con sé a casa propria. Lo stesso Seymour verrà licenziato una volta scoperta questa sua inquietante abitudine, ma l’uomo conserverà con sé un segreto di cui è venuto a conoscenza grazie al suo lavoro e presto attuerà la sua vendetta.

shutterShutter è un film dell’orrore del 2004.
Tune e Jane di ritorno in macchina da un matrimonio, investono una ragazza che muore sul colpo. Presi dal panico i due scappano, senza prestarle soccorso. Tutto sembra tornato alla vita normale quando invece nelle fotografie di Tun, che di mestiere fa appunto il fotografo, iniziano ad apparire delle strane ombreggiature, una luce anomala, il volto di una ragazza.

bornBorn into Brothels, documentario del 2005.
Briski, un fotografo documentarista, è andato a Calcutta a fotografare le prostitute. Mentre era lì, ha fatto amicizia con i loro figli e si è offerto di insegnare la fotografia ai bambini in cambio voleva avere il permesso di fotografare le loro madri. Le loro fotografie raffigurati una vita nel quartiere a luci rosse attraverso gli occhi dei bambini in genere trascurati e mandati fuori a fare lavoretti in casa fino a quando non sono stati in grado di contribuire più sostanziale al benessere della famiglia. Gran parte del loro lavoro è stato utilizzato nel film, e i realizzatori hanno registrato le classi e la vita quotidiana nel quartiere a luci rosse. Il lavoro dei bambini è stato esposto, e un ragazzo è stato anche inviato a una conferenza fotografica ad Amsterdam.

momentEverlasting Moments è un film drammatico del 2008.
Svezia, primo decennio del Novecento. In un momento di cambiamento e di fermento sociale, di guerra e di povertà, una giovane lavoratrice, Maria, vince un apparecchio fotografico ad una lotteria. La decisione di tenerla per sé anziché rivenderla le cambierà completamente la vita. Consentendole di poter vedere il mondo con nuovi occhi e di incontrare l’affascinante fotografo “Piff Paff Puff”. I problemi cominciano quando il marito ubriacone e fedifrago di Maria, non vede di buon occhio la nuova passione della moglie e le sue amicizie.

bang bangThe Bang Bang Club, un film biografico del 2010.
Il Bang Bang Club era a il nome dato a quattro giovani fotografi, Greg, Kevin, Ken e Joao, perché si trovavano sempre in mezzo alle sparatorie. Testimoniando le ingiustizie causate dai lacchè di F.W. de Klerk, questi giovani uomini sapeva che la verità doveva venire fuori. Alimentati dall’adrenalina e dallo sdegno morale, hanno rischiato la loro vita per documentare gli orrori della guerra civile che hanno straziato la nazione. Con l’aiuto di Robin, il loro pratico editore fotografico, le loro foto hanno aiutato a concentrare l’attenzione del mondo sulla situazione del Sud Africa e a galvanizzare l’opinione pubblica internazionale per porre fine all’apartheid. Greg Marinovich e Kevin Carter hanno vinto un Premio Pulitzer per il foto-giornalismo, ma gli orrori di cui furono testimoni sono stati un pedaggio devastante.

maierAlla ricerca di Vivian Maier, documentario-biografico del 2013.
Jhon Maloof sapeva che “chi cerca, trova”, perché ha frequentato fin da piccolo i mercati delle pulci. Nel 2007, in procinto di scrivere un libro sulla storia del suo quartiere di Chicago, ha dunque acquistato all’asta una scatola piena di negativi non ancora sviluppati, sperando di trovare del materiale utile al suo scopo. Invece, ha trovato una delle più straordinarie collezioni fotografiche del XX secolo. Andando, qualche anno dopo, alla ricerca dell’identità del fotografo, una donna di nome Vivian Maier scomparsa nel 2009. Maloof ha scoperto anche una storia da romanzo: quella di una figura dall’immenso talento artistico, che ha preferito per tutta la vita mantenere il segreto sulla sua attività fotografica, preferendo fare la tata per i bambini delle famiglie benestanti di Chicago.
E non finisce qui. Perché il vero tesoro trovato da John Maloof – giovane filmaker, fotografo, storico e ora probabilmente milionario – è un altro ancora, e si tratta di quello che, paradossalmente, non ha scoperto. Maloof, infatti, ha trovato un mistero. Un nucleo di interrogativi resistenti a qualsiasi certezza.

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